Tutti i Colori del Buio «Initiation Into Nothingness» (2016)

Tutti I Colori Del Buio «Initiation Into Nothingness» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
25.02.2017

 

Visualizzazioni:
1326

 

Band:
Tutti i Colori del Buio
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Titolo:
Initiation Into Nothingness

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessio Marchetti :: vocals
Danilo Battocchio :: guitar
Simone Tolentino :: bass
Francesco Usai :: drums

 

Genere:
Hardcore

 

Durata:
27' 21"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
08.10.2016

 

Etichetta:
Bare Teeth Records
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Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
Earsplit PR
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Recensione

Discreto, ma tutto sommato trascurabile questo album dei Torinesi Tutti i Colori del Buio, che ci propongono un punk/hardcore con influenze sludge, per un risultato che va appena sopra i 27 minuti nonostante le 11 canzoni presenti.
Il fatto è che “Initiation into Nothingness” punta tutto nella prima parte sull’impatto, e ce la fa, in maniera non troppo originale, ma almeno diretta e senza fronzoli, nonché anche con un minimo di variazione tra i brani, come nella più punk quinta canzone, ma le magagne vengono da due canzoni più sludge (la sesta e l’ultima) invero non molto riuscite, con la prima un po’ inconcludente e con la seconda che sembra promettere bene, ma che dopo poco non mantiene le promesse e l’attenzione cala. A tutto questo si aggiunga anche un calo d’ispirazione che ammanta buona parte della seconda metà del disco, che rende certi brani più banali e meno ispirati, con la sola eccezione di “At war with a machete”, il tutto mentre la voce strilla per tutto il tempo allo stesso modo per tutto l’album, finendo per appiattire un po’ i brani.
Poco o altro c’è da dire per questo inizio sulla lunga distanza per i Tutti i Colori del Buio, non è disprezzabile ma neanche riesce ad emerge dalla media: la band suona un po’ generica, fatica a suonare un po’ personale, e molte trovate dei brani sembrano non lavorate a dovere, troppo istintive e a volte quasi sullo stile “buona la prima”, per un risultato acerbo che fatica ancora un po’ sulla lunga distanza. Per soli fanatici del genere, e comunque disco di nicchia.

Track by Track
  1. Three Times Denied Means Fuck You 70
  2. Stop Your Fun With A Bullet 70
  3. REM vs. NRA 70
  4. Painkiller 70
  5. Wet Dreams Of Dry Drinks 70
  6. Tutti I Colori Del Buio 55
  7. The Crab's Failure 60
  8. More Than Sartre, Less Than Allin 55
  9. At War With A Machete 65
  10. Holiday In Mongolia 55
  11. To The End Of The Night 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
63

 

Recensione di Snarl » pubblicata il 25.02.2017. Articolo letto 1326 volte.

 

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